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TALEGGIO
Le origini di questo
formaggio sono antichissime, forse del X o XI secolo e la provenienza è la Val
Taleggio in provincia di Bergamo. Il nome è comunque recente e risale solo agli
inizi del XX secolo I primi documenti scritti risalgono al 1200), quando i
casari dell'omonima valle sentirono la necessità di distinguere i loro pregiati
formaggi dalla produzione proveniente da altre zone. Fino ad allora il Taleggio
veniva comunemente chiamato "Stracchino". Il termine generico di stracchino ha
una sua originale derivazione: sembra infatti che sia da collegarsi con la voce
dialettale lombarda "stracch" (stanco, affaticato), riferita alle condizioni di
particolare stress delle mandrie di lattifere giunte in pianura dopo il lungo
periodo di permanenza in alpeggio. Da tali animali, benché provati dal lungo
tragitto, si riusciva ugualmente a ottenere un formaggio, che i locali
chiamavano appunto Stracchino.
Area di produzione: province
di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Milano, Pavia, Treviso, Novara.
La Denominazione di Origine Protetta è stata riconosciuta il 12 giugno 1996.
Tipo di formaggio: a pasta
molle, con stagionatura da 25 a 50 giorni. Gli attuali metodi di lavorazione si
discostano poco dalle antiche tecniche. L'unica differenza sostanziale riguarda
l'uso di fermenti selezionati, introdotti per ottenere un prodotto più costante
e uniforme per qualità ed eliminare le forte percentuali di scarti che
caratterizzava il prodotto a lavorazione totalmente artigianale. La materia
prima è latte vaccino intero, generalmente pastorizzato. Viene portato in
caldaia alla temperatura di 30-36° C, addizionato con lattofermento e infine con
caglio liquido di vitello. Dopo la coagulazione e rottura della cagliata,
realizzata in due fasi, la massa caseosa viene estratta e messa nelle fascere.
Segue la stufatura in appositi locali, caratterizzati da una umidità molto alta
(circa il 90%), per circa 18 ore. E' durante questa fase che avvengono i
fenomeni fermentativi necessari alla eliminazione del siero e che si ottiene la
tipica consistenza elastica della pasta. La salatura può essere a secco o in
salamoia. La successiva fase di stagionatura, della durata di 25-30 giorni,
viene fatta in ambienti caratterizzati da temperature tra i 3 e gli 8 gradi e
un'umidità dell'85-90%. L'aspetto esterno è quello del parallelepipedo
quadrangolare con lati di 20-25 cm, facce piane e scalzo di 5-7 cm. Il peso è di
circa 2 kg. La crosta è morbida e sottile, di colore bruno chiaro rosato, spesso
con macchie di muffa grigiastra. La pasta presenta una caratteristica doppia
consistenza: è molle, leggermente filante e di colore giallo paglierino nel
sottocrosta, mentre appare più compatta, friabile e di colore bianco
all'interno. Il profumo è aromatico e quasi pungente nelle forme più mature. Il
sapore è dolce, delicato, tendente all'acidulo o leggermente piccante nelle
forme più stagionate. Elevato il valore energetico
Tipico formaggio da tavola,
ottimo con la polenta, il Taleggio entra anche a far parte di numerose
preparazioni gastronomiche.
Vini consigliati per
l'abbinamento: Franciacorta Rosso, Oltrepò Pavese Pinot Nero, Piave Merlot,
Rosso Piceno.
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