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Caciocavallo Podolico Della Basilicata
Il caciocavallo è il simbolo
della tradizione casearia meridionale. Nasce infatti da quella tecnica detta “a
pasta filata” che il Sud Italia ha messo a punto nei secoli per garantire
conservabilità e salubrità ai formaggi di latte vaccino. La cagliata, ottenuta
mediante riscaldamento e coagulazione del latte, subisce una seconda cottura,
sino a che diventa elastica e può essere manipolata senza rompersi. Le
mozzarelle, le scamorze, i provoloni e naturalmente i caciocavalli sono tutti
formaggi ottenuti con questo metodo. Il Caciocavallo Podolico è particolarmente
pregiato e si produce con il latte di una razza specifica, la Podolica, ancora
presente sull'Appennino meridionale. Un tempo era la razza dominante nel nostro
Paese, oggi si è ridotta a circa 25.000 esemplari. Le ragioni principali sono
due: produce poco latte (anche se di straordinaria qualità) e, per la sua
caratteristica rusticità, deve essere allevata allo stato brado o semibrado, mal
prestandosi a uno sfruttamento intensivo. Eppure va assolutamente salvaguardata,
perché è un presidio naturale del territorio e poi perché i formaggi che si
ricavano dal suo latte sono eccellenti. Il Presidio del Caciocavallo Podolico
della Basilicata nasce per opera dell'Anfosc, l'associazione che riunisce i
produttori di formaggio che allevano gli animali al pascolo. L'Anfosc ha avviato
un progetto che prevede la riattivazione di tutta la filiera produttiva: vuole
incrementare l'allevamento della Podolica in Basilicata come razza dalla doppia
attitudine, carne e latte; vuole mettere a disposizione degli
allevatori-produttori un caseificio e soprattutto intende attrezzare una grotta
per stagionare i caciocavalli. Si tratta di un progetto a lungo termine, che
muove solo ora i primi passi. Ma per avere fiato e gambe occorre un presupposto
fondamentale: le Podoliche devono ottenere le quote latte necessarie per mettere
a norma la produzione e la commercializzazione del caciocavallo. Oppure
bisognerà convincere le istituzioni a depennare le razze bovine autoctone a
rischio di estinzione come le Podoliche dal regime “quote latte”. A tavola
Il Caciocavallo Podolico è un formaggio che si presta alle stagionature
prolungate. Soprattutto le pezzature grandi (da 4 a 8 kg) possono arrivare
perfettamente integre anche a quattro, cinque anni di affinamento. In tal caso
al gusto offrono una complessità straordinaria, una gamma di aromi che solo un
latte di eccellenza come quello degli animali Podolici bradi può garantire.
Molti usano mitigarne la forza gustativa accompagnandolo a miele di castagno o
di corbezzolo. Funziona egregiamente, anche se si rischia di non apprezzarne
appieno la ricchezza organolettica.
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