FORMAGGI D'AUTORE 2008

Comunicato Stampa n. 4

BONTA’ AL QUADRATO!!

A FORMAGGI D’AUTORE UNA FORMA CASEARIA ISPIRATA ALLA FINE DELL ‘800

Tra le specialità in mostra anche l’esclusivo “Vissano da tavola prodotto Varnelli”,

su stampo originale

 

Il protagonista di Formaggi d’autore 2008? E’ una bontà al quadrato!!! Novità della kermesse gastronomica (in programma 17-18 maggio), che mette in mostra le eccellenze degli espositori lattiero caseari di tutta Italia e di alcuni paesi europei, sarà una “forma” diversa da quelle a cui siamo abituate. Una variante originale: non tonda ma quadrata.

La specialità si rifà al pecorino di latte di pecora sopravvissana, di forma quadrata, marcata direttamente sullo scalzo, che Girolamo Varnelli (fondatore della distilleria omonima, vissuto a Cupi di Visso tra la seconda metà dell’ottocento e i primi anni del 1900) aveva ideato alla fine dell’800.

Girolamo Varnelli, fu premiato nel 1888 dall’Unione Industriale Veneziana di Montebelluna (TV) per il successo ottenuto alla Gara Provinciale di Camerino con il suo “Vissano da tavola prodotto Varnelli”. Sua era stata l’idea di realizzare uno stampo in legno di pero (per non trasferire odori, sapori e colori indesiderati), inciso internamente con il nome del prodotto e del produttore (ovviamente lui stesso) per renderlo riconoscibile sul mercato. Già allora fu un esempio di lungimiranza nella valorizzazione del territorio e nel marketing di prodotto.

Oggi, quello stampo, vanto della Famiglia Varnelli, è stato concesso all’Associazione Gualdo Terzo Millennio per “coniare” una nuova tipica forma di Vissano da tavola prodotto Varnelli che, esemplare unico, sarà donato al Presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si terrà martedì 6 maggio alle ore 12,00 presso la sala consiliare della Provincia di Macerata.

Un omaggio all’ingegno di un grande uomo, Girolamo Varnelli, e alle sue idee di modernità. A lui si deve anche l’invenzione dell’Amaro Sibilla messo a punto per curare le febbri malariche dei pastori in transumanza.

Il “formaggio quadrato” arricchisce una manifestazione già ricca di appuntamenti: sono previsti laboratori del gusto rivolti ad adulti e bambini, convegni, spettacoli teatrali, animazioni, musiche e giochi, oltre ai classici stand gastronomici, che restano il cuore pulsante dei due giorni per le strade del borgo medievale.

Comunicato Stampa n. 3

 A GUALDO LE PERLE DEL GUSTO

In esposizione a Formaggi d’autore, 17-18 maggio, numerosi Presidi Italiani

 

Poco più di un mese al via di Formaggi d’Autore, la mostra mercato dedicata alla tradizione casearia italiana, giunta quest’anno alla dodicesima edizione. La kermesse, in programma per il 17/18 maggio e promossa dall’Associazione Gualdo Terzo Millennio, in collaborazione con Slow Food Marche, è ormai un appuntamento immancabile per i “gastronauti” di tutta Italia: due giorni in cui saranno riuniti numerosi espositori lattiero caseari.

Gli espositori saranno produttori e Consorzi di Tutela che vivono il settore lattiero caseario non soltanto come scelta di lavoro, ma anche come valorizzazione di ogni territorio e della sua storia.

Gualdo accoglierà i formaggi di tante regioni in un appuntamento ormai consolidato, unendo la cultura del formaggio allo scenario di uno dei borghi medievali più caratteristici d’Italia.

Numerosi i presidi italiani per la valorizzazione dei prodotti a base di latte crudo di pecora, come l’abruzzese Pecorino di Farindola prodotto - caso unico in Italia - con il caglio di maiale. La continuità di produzione è legata unicamente al tramandarsi delle tradizioni di poche famiglie, che danno vita a questi formaggi di qualità quasi unicamente per il proprio consumo. L’obiettivo primario del presidio è il consolidamento della produzione.

Ancora il Pecorino bagnolese, tipico della Campania, prodotto da latte di pecore dell’omonima razza, caratterizzato dalla crosta compatta tendente al marrone bruno.

Sarebbe il caso di parlare del consorzio perché ovviamente ci tengono

Altro protagonista della manifestazione sarà il Fiore Sardo dei Pastori, di Gavoi nel nuorese, rappresentato dal Consorzio di Tutela. Il nome gentile “fiore” pare derivi dall’utilizzo che storicamente si faceva del fiore del cardo come caglio, ma altre testimonianze raccontano che per la sua preparazione si usassero stampi di legno di pero selvatico, oppure castagno sul cui fondo era scolpito un fiore simile alla rosa peonia. Ogni produttore e in alcuni casi ogni comune era riconoscibile grazie a questa sorta di marchio.

All'interno del consorzio vi è il Presidio, ulteriore segno di qualità, che vuole salvaguardare la produzione pastorale in alcuni piccoli comuni della Barbagia.

Il posto di rilievo al formaggio straniero sarà dato, invece, al “Brânză de Burduf”, l’originale “cacio nella corteccia”, il più pregiato dei formaggi della Romania, stagionato nella corteccia di pino. Il fine del Presidio è la valorizzazione del prodotto in Romania e sul mercato internazionale.

Infine saranno presenti i Presidi del Pecorino dei Sibillini, del Caciofiore della Campagna Romana (che utilizza il “fiore” di Cardo come caglio) e del Canestrato di Castel del Monte.

Tutti questi speciali formaggi potranno essere degustati e tra gli stand degli espositori, posizionati lungo le stradine del centro storico, e “nell’Angolo dei sapori”.

 

Comunicato Stampa n. 2

 

 “FORMAGGI D’AUTORE”: UN’ODISSEA NELLO SFIZIO

Due grandi chef marchigiani proporranno menù degustazioni e cene dedicate ai prodotti dei Presidi

 

Gli amanti del gusto trovano il loro luogo ideale nell’“Odissea nello sfizio”, una osteria creata ad hoc per Formaggi d’Autore. Nei giorni della manifestazione, sabato 17 e domenica 18 maggio, due grandi interpreti del panorama culinario marchigiano, Peppe Rossi e Aurelio Damiani (titolari di ristoranti selezionati dalla guida Osterie d’Italia), daranno estro alla loro fantasia e abilità proponendo ovviamente menù a base di formaggi tipici ed esaltando una gastronomia che cerca nel passato le ragioni per un’integrazione ai costumi dei nostri tempi.

Atmosfera cordiale e cortesia del servizio, in un ambiente informale ma ben curato nei particolari.

Si inizia sabato 17 Maggio (in due momenti diversi alle 19 e alle 21) con una cena i cui protagonisti saranno i Presidi Slow Food. Tra le varie portate spiccano i “flan di cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti  e Fiore Sardo con la sapa”, il “risotto con asparagi selvatici e Ragusano con ristretto di vernaccia di Serrapetrona”. Come secondo il posto d’onore spetta alla “gallina padovana” farcita con cacio e uova  e carciofi saltati alla mentuccia.

Il tutto sapientemente abbinato ai vini marchigiani dell’Azienda Agricola Capinera.

Il ricavato sarà devoluto a sostegno dei produttori del “Brânză de Burduf”, l’originale “cacio nella corteccia”, il più pregiato dei formaggi della Romania, stagionato nella corteccia di pino. Il fine del Presidio è la valorizzazione del prodotto in Romania e sul mercato internazionale.

Domenica 18 maggio, invece, sono due i momenti dedicati al gusto. A pranzo, con orari 12 e 14, e a cena, con orari 19 e 21. Ampia varietà nella scelta dei piatti, dalla “pizza con cacio e ciavuscolo di Candido Passamonti” al “crostone di pane con ricotta nostrana di pecora ed erbe spontanee”, dai “fiori di zucca dorati con fonduta di Toma Brigasca” alle “mezze maniche Vinea con crema di ceci, porro, tartufo nero scorzone e scaglie di Pecorino dei Sibillini”. E ancora un’eccezionale bontà come i “tortelli con ricotta e castagne essiccate sui tecci di Savona con ragù di funghi”. Tra i dolci spicca la “mousse di ricotta con mandarino Varnelli”.

Per le degustazioni, pranzi e cene è obbligatoria la prenotazione: 339.7131810  info@formaggi.biz

Il degno coronamento di ogni pasto saranno i distillati dell’Azienda Varnelli, che vanta una tradizione ultra centenaria nella produzioni di prodotti erboristici e digestivi ed è divenuta famosa con l’anice secco.

 

Comunicato stampa n. 1

 

QUANDO IL FORMAGGIO E’ UN’OPERA D’ARTE

A Gualdo, grazioso borgo del maceratese, la XII edizione di “Formaggi d’Autore”:
mostra mercato dedicata alle eccellenze della tradizione casearia italiana
17-18 maggio

 

Un tocco di blu, quello degli Erborinati. Un tocco di giallo del Caciofiore. E poi ancora il verde del Gorgonzola. Il bianco della Toma. Tanti colpi “di pennello” ed ecco la “tavolozza della tradizione casearia italiana”. Colori stesi ad arte per quel gusto in più che è “Formaggi d’autore”: mostra mercato dei formaggi d’Italia e dei prodotti tipici del territorio. Del resto cosa sono un pezzo di pecorino o una forma di parmigiano, se non splendide opere d’arte?
L’appuntamento immancabile per appassionati e gourmet, alla dodicesima edizione, è per il 17 e 18 maggio, a Gualdo, piccolo borgo medievale, in provincia di Macerata, situato tra le alte valli dei torrenti Tennacola e Salino. Formaggi d’Autore, promossa dall’Associazione Gualdo Terzo Millennio, in collaborazione con Slow Food Marche, diventa così il palcoscenico per l’esposizione di tutti quei prodotti che occupano un posto d’onore sulle tavole italiane.
Un intero fine settimana in cui sarà di scena un mix irresistibile di formaggi provenienti da ogni regione e tutelati dai Presidi Italiani (per la valorizzazione dei prodotti a base di latte crudo di pecora). Dalla Toma di pecora Brigasca che lega il suo nome alla zona di confine tra Liguria, Piemonte e Provenza, al Pecorino della Montagna Pistoiese. Dal Caciofiore della campagna romana (che utilizza il “fiore” di Cardo come caglio) al famoso Canestrato di Castel del Monte, in Abruzzo. E ancora il Pecorino di Farindola, sempre in Abruzzo, prodotto - caso unico in Italia - con il caglio di maiale o il Pecorino bagnolese, tipico della Campania, prodotto da latte di pecore dell’omonima razza, caratterizzato dalla crosta compatta tendente al marrone bruno.
Un tour attraverso i sapori nazionali, frutto di tradizioni centenarie, trasmesse e rielaborate con l’esperienza e la curiosità di chi ancora lavora questi formaggi con passione.
Come ogni anno, in rappresentanza delle produzioni su larga scala, ci sarà la presenza di un Consorzio di Tutela.
Non mancheranno le occasioni di degustazione e tra gli stand degli espositori, posizionati lungo le stradine del centro storico, e “nell’Angolo dei sapori” dedicato alle eccellenze dei Presìdi e ai formaggi rari delle marche.
Per chi desidera essere golosamente coccolato, sarà allestita un’osteria dal nome intrigante “Odissea nello sfizio”, all’interno della quale due dei migliori interpreti della cucina marchigiana, Peppe Rossi e Aurelio Damiani, titolari di ristoranti selezionati dalla guida Osterie d’Italia, proporranno menù ovviamente a base di formaggio, esaltando una gastronomia che cerca nel passato le ragioni per un’integrazione ai costumi dei nostri tempi.
Per chi ha fretta la possibilità di “spuntini veloci” in punti ristoro.
Per gli amanti del buon bere, l’Enoteca proporrà una selezione dei migliori vini marchigiani, come il Verdicchio di Matelica, il Rosso Conero, la Vernaccia di Serrapetrona.
Diversi anche i laboratori del gusto per scoprire tecniche e segreti dall’arte casearia. “Panorama Blu”, inebriante percorso tra i migliori erborinati Europei, a pasta blu (per vie di muffe particolari) e dall’aroma intenso. “Un colpo di spugna”, un viaggio alla scoperta dei formaggi a crosta lavata provenienti da Francia, Irlanda e Italia. E per finire “Pecore e Trappisti”, l’insieme delle diverse espressioni di un formaggio legato alle tradizioni più antiche, prodotto da cinque diverse razze ovine tutelate dai Presìdi Slow Food.
Il tutto animato da spettacoli teatrali, animazioni, musiche e giochi.
Un fitto programma. Difficile scegliere. E allora basta lasciarsi trasportare dalla strada per scoprire ovunque prelibatezze e tradizioni artigianali, arte e passioni, in un ambiente incontaminato, che sembra essere quasi fuori dal mondo. Di tanto in tanto una piacevole zaffata di castelmagno proveniente da uno stand, o un odore intenso di pecorino proveniente dallo stand accanto, ricorderà a tutti che si è ancora nel regno del formaggio di alto rango. E non si potrà rinunciare così ad un altro assaggio goloso.